Orari liturgie – Estate 2018
Orari Messe
Chiomonte capoluogo
- Sabato – h. 16,15 presso “Casa Amica” nella Cappella del Beato Pier Giorgio Frassati
- Sabato – h. 17,00 – Parrocchia di Santa Maria Assunta – Piazza della Chiesa
- Domenica e festivi – h 11.00 – Parrocchia di Santa Maria Assunta – Piazza della Chiesa
Frazione Ramats
Parrocchia dell’Immacolata Concezione – Via Cantone n. 14
- Domenica e festivi – ore 12,00
Frazione Frais
Chiesa di San Bartolomeo
- Estate 2018 = Messa festiva ore 18,30
Chiese e Cappelle
- Parrocchia Di Santa Maria Assunta
- Parrocchia Dell’immacolata Concezione
- Chiesa Di Sant’Andrea
- Chiesa Di “San Bartolomeo”
- Cappella Di San Giuseppe
- Cappella Bianca
PARROCCHIA DI SANTA MARIA ASSUNTA
Chiomonte
La struttura è a tre navate risalente al 1400-1500 ed è l’evoluzione di una precedente costruzione romanica, del X secolo: alcune delle modifiche sono poi state eliminate o nuovamente cambiate in funzione di variate esigenze locali e delle nuove prescrizioni liturgiche derivanti dal Concilio di Trento (1545-1563).
In questo periodo ripresero gli interventi dopo le distruzioni e i danneggiamenti durante le Guerre di Religione in Francia. Altre modifiche molto importanti furono fatte nel Seicento, epoca in cui furono costruite la Cappella dei Penitenti, la porta laterale e la sacrestia.
Molti elementi della Chiesa, dal campanile agli arredi, dimostrano stretti legami stilistici con analoghe costruzioni della zona di Briancon e di Embrun (Delfinato), da cui Chiomonte dipendeva fino al 1713.
Minori, invece, i legami con la Maurienne che, pur essendo più vicina, dipendeva da un altro stato, la Savoia, spesso in conflitto con la Francia.
All’interno interessanti opere del XVII secolo, meritano una visita tra cui:
- il fonte battesimale in pietra, su modello romanico, ha elementi decorativi della metà del 1400, mentre il copri fronte ligneo risale alla seconda metà del 1600;
- Cappella dei Penitenti – Museo: costruita nel 1670-71, si trova nel locale dietro l’organo. Nella cappella è stato aperto un museo che conserva gli arredi sacri della Parrocchia di Chiomonte, ormai non più utilizzati nelle funzioni liturgiche;
- l’organo del 1887, sostituito ad un primo organo costruito nel 1770 ad opera di Giuseppe Solier di Chiomonte, presenta un prospetto di 31 canne.
Infine, il campanile, del 1400, riprende modelli romanici ed é tra i più alti della Valle di Susa (circa 40 m).
scheda illustrativa Parrocchia S.Maria Assunta
(Lady of the Assumption’s parish church of Chiomonte – Factsheet)
(Eglise paroissiale Notre Dame de l’Assomption Chiomonte – Fiche d’information)
Scheda descrittiva ORGANO Parrocchia S.Maria Assunta
(Parish Church Santa Maria Assunta – ORGAN) (Église Paroissiale Notre-Dame de l’Assomption- ORGUE)
PARROCCHIA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE
Borgata Sant’Antonio – Frazione Ramats
La chiesa principale della frazione, intitolata inizialmente a Sant’Antonio Abate, sorge nella piazza principale della borgata. Non si hanno notizie certe sulla sua data di nascita; il primo documento che la menziona risale al 1586. Venne benedetta nel 1698 da Reverendo Giorgio Fantin, Prevosto di Oulx. Ristrutturata nel 1814, divenne parrocchia solo nel 1883. Attualmente la Parrocchia è intitolata all’Immacolata Concezione con compatroni Sant’Antonio e Sant’Andrea. Il campanile, invece più recente, fu edificato nel 1888.
All’interno numerose opere di artisti locali tra cui l’interessante “Rètable” del XVI sec. Ad opera della scuola d’intaglio del Melezet.
Scheda illustrativa Parrocchia – Fraz. Ramats
EGLISE PAROISSIALE IMMACULEE CONCEPTION DE MARIE (Fiche d’information)
CHIESA di SANT’ANDREA
Fraz. Ramats
Salendo da Chiomonte in direzione Ramats sorge, quasi isolata sulle pendici coperte di vigneti che fronteggiano Chiomonte, la Chiesa di Sant’Andrea arroccata su un’altura a dominare la vallata, offrendo una splendida vista panoramica.
L’originaria cappella, più piccola, fu edificata nel XIV secolo nelle vicinanze di un altare pagano, già luogo sacro delle locali popolazioni celtiche (si vedano le rocce coppeliformi). La chiesa conobbe, nel corso dei secoli, migliorie ed ampliamenti che la portarono, nel 1750, alle attuali dimensioni.
La Chiesa rappresenta, oggi, uno dei cicli pittorici più importanti della Valle di Susa; risalgono, infatti, al XV secolo gli affreschi presenti all’interno della Chiesa: E’ del 1450 il primo affresco, l’annunciazione, che orna la primitiva abside; alcuni anni più tardi (seconda metà del 1400), vennero aggiunti gli affreschi che illustrano la storia di Sant’Andrea.
La bellezza di questi affreschi sta nella finezza della resa delle fisionomie che vanno dalla bruttezza quasi caricaturale di un soldato alla estatica serenità del viso del Santo, e nella capacità di resa dei diversi stati d’animo, straordinari per la loro forza espressiva e realistica del tardo gotico. Stupisce la varietà dei soggetti creati dall’artista che si è ispirato ai personaggi del luogo. Il tutto immerso in colori vivi, sapientemente contrastanti.
Orario di visita alla Chiesa di Sant’Andrea:
Luglio-Agosto = Domenica dalle ore 15,00 alle ore 18,00
In altri periodi dell’anno e per piccoli gruppi aperto su richiesta.
Per informazioni: tel. 0122622640 museo@centroculturalediocesano.it – www.centroculturalediocesano.it
CHIESA di “SAN BARTOLOMEO”
Frazione Frais
Chiesa di montagna benedetta il 19 agosto 1979.
Concepita nel pensiero di Fransouà da prima del 1969, gli stessi anni in cui iniziò il “boom” del turismo invernale.
L’idea di Fransouà prese forma dai giovani architetti Comoglio e Valletti, a cui seguì il lavoro dello scultore Mario Molinari, detto il “re di Coazze”, e della pittrice Anna De Rossi.
La nuova chiesa del Frais è intitolata a San Bartolomeo; infatti, La cappella originaria di San Bartolomeo, tutt’ora esistente, era troppo piccola per ospitare tutti i fedeli che si recavano in vacanza e che vivevano al pian del Frais. E così venne costruita l’accogliente chiesa che richiese molti anni di lavoro (circa 10 anni), anche perché sorgeva su un terreno particolarmente instabile e perché, ad esempio, nel 1972, l’abbondante nevicata fece crollare il tetto appena costruito e non ancora perfettamente ancorato.
Una chiesa di moderna e coraggiosa impostazione: per altare viene collocato un carro agricolo adatto a “veicolare la parola di Dio”; l’abside a piena vetrata; sulle pareti ardite sculture che traducono il mistero della fede anche ai più piccoli e la parola “AMORE” ripetuta per ben 105 volte; all’esterno l’angelo in fibro-resina, di concezione futuristica, che si muove ai capricci del vento; e il campanile a vela alto 14 metri.
scheda illustrativa chiesa di San Bartolomeo – Pian del Frais
Eglise de Saint Barthelemy – Fiche d’information
CAPPELLA DI SAN GIUSEPPE
Frazione Ramats, Borgata San Giuseppe
L’antica cappella, dedicata inizialmente a Sant’Antonio, fu fatta erigere da Jacques Sibille delle Ramats, il quale ne fu il proprietario.
Nel 1673 un vescovo, tale Beggiano da Torino, decretò la “distruzione completa della chiesa e la vendita delle pietre”, adducendo a tale decisione il fatto che esistesse già, nella frazione, una chiesa dedicata al Santo.
Sempre privatamente, nel 1675, il figlio di Jaques Sibille, Jean Sibille riedificò a proprie spese la cappella e il quadro di Sant’Antonio venne sostituito con una tela raffigurante San Giuseppe, dipinta da un certo Fournier, canonico di Oulx.
La chiesa venne benedetta il 26.06.1698.
CAPPELLA BIANCA
In località “beauregard”, antico nome dato dallo sperone roccioso che fa da spartiacque fra la Valle di Susa e la Val Clarea, sorge questa bella chiesetta, le cui origini risalgono al 1480 circa; questa, comunque, non è la data di costruzione della chiesa, ma piuttosto quella di un rimaneggiamento: sul posto esisteva, difatti, una primitiva rocca, o bastione, o torre di guardia; sicuramente un’opera difensiva costruita per sorvegliare la bassa valle di Susa, risalente forse alle antiche popolazioni celtiche.
Nei secoli, la primitiva costruzione vide continue aggiunte e migliorie. Nell’interno sono custodite opere artistiche: la copia di un quadro raffigurante Maria e Santa Elisabetta, un’effigie di San Giacomo, un altare ligneo.
Ogni anno, la prima domenica di Maggio, si svolge una festa che, originariamente, rievocava le tradizioni celtiche: veniva acceso, all’alba, un falò (LUNIE) da uomini sposati: per tutto il giorno il fuoco divampava e attorno si cantava e si ballava. Durante la festa le donne decoravano un albero sempreverde con fiori e coccarde, successivamente, a turno, baciavano l’albero: erano, queste, tradizioni legate ad antichi riti di fertilità.
Come raggiungere Cappella Bianca
45 minuti circa a piedi dalla Frazione Ramats, oppure circa 30 minuti a piedi dalla località Albereja raggiungibile anche in macchina. Si Segue fedelmente la strada fino ad arrivare ad un tornante dove si incontra sulla destra un sentiero, con l’indicazione per la cappella, con un tratto iniziale assai ripido. Dopo un quarto d’ora, la pendenza si attenua, il sentiero piega, progressivamente, verso est, attraversa un bel tratto boscoso e, con andamento pianeggiante, arriva alla Cappella Bianca.