Regione Piemonte - Città Metropolitana di Torino
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Il Murale dipinto dall’artista Xel (Alessandro Ussia) sulle pareti del sottopasso dei Levis – che collega via Vittorio Emanuele II ai giardini Levis – è terminato.

Vuole portare  note di bellezza, allegria e speranza. Sono rappresentate sulle due pareti le nostre radici: le caverne preistoriche, le mucche e le pecore al pascolo, le vigne, le case, il campanile della Chiesa, le fontane, la Puento, i prati, le montagne, il cielo, le stelle…

E’ un ulteriore punto di attenzione del paese che, unitamente ai “graffiti” (recentemente riqualificati che testimoniano il passaggio e la permanenza sul nostro territorio di Luigi XIII e di Richelieu), alle Chiese di Sant’Andrea e di Santa Caterina (facenti ora parte del circuito “chiese a porte aperte”), alla chiesa di Santa Maria Assunta, al piacevole centro storico in corso di miglioramento, ai bei sentieri nei boschi, alla Ramats, al Frais, alle vigne, al buon vino, al burro, al formaggio, al buon cibo, ha anche finalità attrattive per i turisti.

Il Palazzo Levis, di cui il sottopasso è parte integrante, è sotto la tutela della Soprintendenza alla quale spetta l’ultima parola sugli interventi che riguardano il palazzo.

I lavori hanno prima richiesto la riqualificazione dell’intonaco delle pareti, che erano in condizioni di forte obsolescenza; in merito la Soprintendenza ha prescritto l’utilizzo di particolari materiali consoni alle finalità ed alla tipologia del “Palazzo Paleologo”, detto anche Palazzo Levis.

Successivamente è stato indetto un concorso di idee per la realizzazione sulle stesse pareti del Murale che riprendesse la storia e le principali caratteristiche di Chiomonte.

Dopo aver scelto l’artista, il quale aveva presentato le sue prime idee progettuali, si sono meglio approfondite e definite con il medesimo le priorità e le finalità dell’opera.

La definizione e l’approvazione dello schema finale, frutto di diverse interazioni, è avvenuto con l’intervento proattivo della Soprintendenza che ha proposto adeguamenti migliorativi.

Questo intervento ne precede altri, già impostati, di riqualificazione e valorizzazione del Palazzo, ad esempio la realizzazione di aree per la valorizzazione del sito e dei reperti del Neolitico, alloggi di qualità per l’ospitalità delle maestranze del cantiere.